Evoluzione del trader

Raccontateci come vanno gli affari e le vostre tecniche di money management

Moderatore: riccardo1981

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Dainesi
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Evoluzione del trader

Messaggio da Dainesi »

Sono passati un pò di anni da quando ho iniziato a tenere i primi corsi sul Forex e di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. Questo è il sesto anno che tengo i corsi denominati "EveningTeam" e non posso fare a meno di ripercorrere con la mente tutte le edizioni, ripensare a chi vi ha partecipato e le domande che mi son state poste e come, nel tempo, ho rimodellato i contenuti e gli obiettivi.

Nel 2009 tutti avevano sete di sapere. Il Forex era ancora un mondo nuovo e da scoprire. La crisi dei Subprime era ancora fresca e tutti cercavano mercati di sbocco per ovviare a quella volatilità mai vista sui mercati regolamentati. Il passaggio dalle azioni, futures e obbligazioni al mercato OTC del Forex era un salto nel buio: tutti cercavano risposte e soluzioni.

In Italia c'erano tantissimi trader, a Rimini durante l'annuale kermesse dell'ITF, si incontravano sopratutto trader da book, occhi cerchiati e mug pieno di caffè. Si era abituati a tradare gli indici come alternativa alla maggiore volatilità azionaria. Il dirottamento verso gli indici americani ed il petrolio allungava la durata delle sedute di trading (dalla mattina alle 8 sino alla chiusura del NYSE).
Chi frequentava i miei corsi era incredulo nell'apprendere che si potevano creare trading systems senza aver bisogno di diecimila "accrocchi" e pagare tre o quattro fornitori di dati/tools. Ma la migliore notizia per loro era che il mercato delle valute era decisamente più stabile e rispondeva meglio alle regole dell'analisi tecnica.

I primi corsi che tenni erano pressoché delle riunioni "carbonare" in quanto erano rivolte ai soli membri del forum. A seguito dell'istantaneo successo decisi di aprirle a tutti e tenerle in centri congressuali attrezzati per fornire ogni servizio necessario. Cominciarono a formarsi le schiere di "afecionados", quelli che frequentavano tutti i corsi poiché sapevano di dover ancora porre domande e crescere nella loro formazione teorica e pratica. Ben presto si formò a Milano anche un gruppo di trader che decise di associarsi con lo scopo di perfezionare la creazione di un trading system e gestire la "cassa comune" del gruppo. Questo gruppo apri poi un suo sito ed un suo forum.

Gli anni passavano e i frequentatori divennero sempre più esigenti sino a che ci fu l'anno della svolta: l'introduzione di una nuova tassazione sulle attività di trading e l'ombra lunga della Tobin Tax. Questo evento fu un era glaciale che spaventò moltissimo i trader italiani e lanciò allo scoperto tante forme surrettizie ed alternative sempre più legate al mondo del gioco e del betting. La gente non era più interessata all'analisi tecnica ma si concentrava sull'analisi del prezzo solo perché l'obiettivo temporale, a causa delle opzioni binarie, si era spostato su intervalli brevissimi.
I tentativi di elusione fiscale spinsero a dar successo a forme di moneta elettronica non sovrana (liberty reserve, bcoin e compagnia danzante...) e con esse ad un fiorire di indotto nell'intermediazione dei servizi di cambio.

I trader che partecipavano ai miei corsi cominciarono a mutare il loro interesse da un obiettivo legato all'investimento personale ad un altro legato alla gestione del denaro altrui. L'esigenza di sapere cambiò: dal dover imparare almeno una tecnica operativa all'allestire un insieme di tecniche in grado di creare un portafoglio aderente alle propensioni al rischio dei clienti, alle caratteristiche dei broker utilizzati e di tutte le problematiche normative che avviluppano il settore della gestione.

Ora, chiuso un cerchio, le nuove generazioni che frequentano i forum sono più inesperte rispetto a quelli di qualche anno fa. Lo scalping rimane uno specchio per le Allodole ma la conoscenza di base dei mercati e delle logiche che li muovono è a livelli molto bassi. Attualmente il frequentatore medio di un forum cerca risposte rapide a problemi complessi (che spesso neanche lui comprende essere solo la punta di un iceberg) , chiaramente non è disposto a pagare nulla in quanto è convinto di essere portatore sano di saggezza e anzi, tende nella sua "magnanimità" a condividere le sue tecniche di base a patto che qualcuno svolga gratuitamente il lavoro per lui (creazione di trading systems, consulenza, ritorno di rebates, ecc..).

Su internet fioriscono siti intorno a personaggi istrionici che quasi sempre hanno una conoscenza dei mercati quanto quella di un pluriripetente sulla risoluzione per parti di un integrale, ma al contrario hanno compreso perfettamente la potenza delle forme di "marketing emozionale", capaci di risucchiare soldi anche a chi non ne ha.

L'arena del forum viene popolata di personaggi da "Streets of fire", dove ci si sfida a provare con "statement" alla mano chi fa di più, esattamente come i bambini quando giocano sfoggiando quanto il consumismo ha insegnato loro. Lo scenario finale è un pò desolante: da una parte c'è uno "zoccolo duro" di trader capaci e sempre intenti a perfezionare le proprie tecniche, dall'altro orde di ingenui pronti a seguire chiunque prometta il tutto e subito senza bisogno di studiare o faticare. Inutile dire che il primo gruppo ha vita lunga e spesso ci si conosce l'un l'altro mentre il secondo è in continuo ricambio.
Fortuna vuole che poi c'è un folto gruppo di persone che frequenta i forum senza mai parteciparvi.

Alla metà del mese prossimo terrò una serie di corsi a Milano e allora vedrò se c'è un inversione di tendenza, se cioè si torna a voler comprendere le basi per potersi costruire un futuro nell'attività di trading.
magico32
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Iscritto il: 24/05/2014, 6:31

Re: Evoluzione del trader

Messaggio da magico32 »

Veramente interessantissimo, l'ho letto con piacere..
Queste sono analisi a titolo di diario personale e non consigli di investimento. Ciò che posto non sono indicazioni agli utenti ma pareri personali.
Chi usa queste informazioni a suo rischo, non mi assumo nessuna responsabilità.
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pitDiabolik
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Re: Evoluzione del trader

Messaggio da pitDiabolik »

Il problema di fondo è che i molti che si avvicinano al trading oggi, son sempre più gente squattrinata e disoccupata che, googlando, intravvede sempre più il miraggio dei "facili guadagni" complici le tantissime pubblicità ingannevoli di brokers e fantomatici traders aspiranti formatori, la maggioranza degli aspiranti trader, quindi, "pretende" che gli si offra un pacchetto "all inclusive" (come x i viaggi organizzati dalle varie agenzie di viaggio, a tal proposito mi viene in mente uno spot di famoso tourist operator: "turista fai da te? No alpitour? Ahi ahi ahi!") dove nn c'è spazio x la formazione, quella vera, quella che richiede tempo e fatica, quella che poi, una volta apprese le nozioni base, ci devi lottare e fare a pugni giorno e notte x limarla... plasmarla e farci il "proprio abito sartoriale".

Il percorso "normale" attualmente è il seguente:
Sono disoccupato>>>> on line ho letto che si può guadagnare 1.000,00 € al giorno investendone 200 nel trading>>>> voglio fare il trader>>>> ho fretta xchè nn ho reddito>>>>> voglio tutto e subito!
Da questa associazione di idee, chi ne mastica un po' di webmarketing, intravede il proprio business. Ed entra in gioco la legge "aurea" della domanda/offerta: c'è un mercato... c'è una domanda.... offro il prodotto che mi viene richiesto.
A sto punto, sorgono e ploriferano siti web, blog, chat e chi più ne ha più ne metta, che offrono quanto sopra. Tutti a millantare percorsi "nobili" e/o nobili intenzioni... tutti traders... tutti che vogliono aiutare... tutti a dispensar "perle".
Salvo poi, se gli si pongono domande dirette atte a dimostrare con fatti inconfutabili ciò che si afferma, sparire o trincerarsi dietro filosofeggiamenti vari.


Per farla breve: ci son formatori, o presunti tali, che vanno incontro a ciò che chiede il mercato, in modo spesso ridicolo per chi di trading ne mastica.... altri che invece hanno un approccio serio e professionale, sanno e conoscono bene ciò di cui parlano ed insegnano ai propri corsi, ma ciò nn toglie che, chi frequenta quest'ultimo tipo di corsi, alla fine ne esce trader.

1) Il formatore deve saper trasmettere la propria conoscenza
2) L'apprendista deve capire ciò che gli viene insegnato
3) Capito ciò che ha appreso, l'aspirante trader deve esser un bravo sarto: deve cucirsi addosso "l'abito che gli calza a pennello"


In un mondo ideale, gli aspiranti traders dovrebbero prima "conoscere se stessi", quindi guardarsi intorno e trovare il formatore che più si addice al proprio style e, i formatori dal canto loro, dovrebbero dare precise e dettagliate informazioni su ciò che andranno ad insegnare, e una qualche prova diretta (se si è trader) o indiretta (se si è solo formatori) che i loro insegnamenti funzionano, in modo da dare possibilità di scelta al proprio potenziale cliente ed offrire un reale servizio.
In un mondo ideale.... appunto..


P.s.: Non conosco i tuoi corsi, nn ne ho mai frequentato uno, ma "conoscendoti" da anni ormai, la tua competenza e la tua conoscenza sull'argomento è indubbia e trasuda ad ogni tuo post. Sono anche convinto che tu abbia o possa avere dei testimonial che posson affermare che son diventati trader o cmq. migliorati grazie ad un tuo corso. Tant'è che "tornano".


Ciao e buon trading. :green:
make pips....keep pips.....REPEAT !!!!
Immagine
http://www.youtube.com/watch?v=yEmHO6vSGXA
http://www.youtube.com/watch?v=0XBasoQM6QU
http://www.youtube.com/watch?v=wU1pD4xPe2M
riccardo1981
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Iscritto il: 11/05/2014, 13:36

Re: Evoluzione del trader

Messaggio da riccardo1981 »

Quoto in tutto e per tutto quello detto da Pit..
Gli affari si fanno al momento dell'acquisto
Se non sai perdere, lascia perdere
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Dainesi
Messaggi: 457
Iscritto il: 12/05/2014, 12:10
Località: Castellanza (VA)

Re: Evoluzione del trader

Messaggio da Dainesi »

E' sintomatico dei tempi notare come, fatto 100 il numero di potenziali futuri trader, quasi 90 vengano attirati (e "spennati" oserei dire) da famosi imbonitori che fanno leva sull'idea di ricchezza raggiungibile, in opposizione alla povertà e pochezza di idee dei papabili frequentatori.
Di frequente mi arrivano ai corsi delle persone con storie personali veramente toccanti che, esattamente come nel mondo della Sanità, hanno speso quasi tutti i loro soldi per recarsi da famosi "santoni", accorgendosi tardivamente di non aver imparato nulla se non ovvietà di una banalità imbarazzante.
Stesso discorso sui trading system. Ricordate i famosi "FAP Turbo", "Megadroid" e altri conigli nel cilindro?

Le persone sono inclini a spendere molto più delle loro possibilità se spinti da pubblicità ingannevoli e sollecitati nel loro subconscio da desideri di riscatto. Nessuna di queste persone si rende conto di scavare ancora più a fondo la propria stessa fossa. E'sintomatico della presa di coscienza il fatto che dopo esser stati scottati l'unica caratteristica che guardano per i corsi o sistemi futuri sia il prezzo. I contenuti non li comprendono ancora, così come il programma dei corsi. Se la gente osservasse il programma PRIMA di iscriversi ad un corso saprebbe se ne vale la pena o meno.

Sorrido quando leggo nei vari programmi frasi del tipo "Spiegazione di una o due tecniche vincenti", "La nostra tecnica 123 per battere i mercati". E' come se in un armeria ci fosse un fucile con il cartellino che recita "L'unico fucile che colpisce la selvaggina da solo, anche al buio!".

Quello che noto è che effettivamente c'è una marea di improvvisati formatori che sono un vero strazio e rovinano di fatto la visione ed il senso della formazione. Dall'altro lato ci sono moltissime persone in cerca di un secondo (o primo) lavoro e non sanno selezionare ma si affidano a chi strilla di più. Non mi stupirei se nelle nuove locandine dei corsi comparissero ballerine di lap-dance o Guru tatuati dalla testa ai piedi che parlano "rappando" e digitano sulla tastiera utilizzando solo pollice, indice e mignolo.

Mi piacerebbe che questo sito serva per preparare meglio gli aspiranti trader e formare meglio i millantati formatori affinché abbiano rispetto per chi ripone in loro forse l'ultima speranza economica di rivincita.
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