Discussione interessante, ma l'ho seguita solo per le prime 10/15 pagine...io individuo questi 2 casi.
1- Fare hedge ha senso solo se si è fiduciosi che prima o poi, (potrebbe essere molto tempo e un DD notevole da sopportare e bilanciare continuamente), il prezzo tornerà a toccare o a superare il punto di entrata dell'ordine che ci è andato contrario. Ecco in tal caso invece di chiuderlo in loss, mi dedicherò a fare altri ordini e a cercare profitti, quando poi il prezzo tornerà sui suoi passi potrò riprendere con l'ordine principale affinché diventi profittevole, (molto in teoria).
2-Se invece non ci fidiamo che ciò avvenga, che senso avrebbe non chiudere l'ordine e fare profitti con altri ordini? La perdita dell'ordine principale sarà potenzialmente più alta con il passare del tempo, anche se ci saranno oscillazioni parziali da sfruttare in senso opposto, e dovrò quindi fidarmi di riuscire a recuperarla in un tot di tempo sufficiente onde evitare di allontanarmi troppo dall'ingresso principale.
In sostanza alla fine si chiuderà una perdita solo quando la avremo recuperata tramite altri ordini profittevoli. Il risultato sarà che avremo rimediato una perdita, però stressandoci non poco con la gestione di più ordini in simultanea, quando è già difficile gestirne uno per volta.
Concludendo, visto che non possiamo sapere a quali dei due casi andremo incontro nel momento che faremo hedging, succederà che farlo con la fiducia di imbattersi nel caso numero 1, diventerà una previsione tutt'altro che facile, al pari di dire: "lascio aperto l'ordine perdente tanto a breve il prezzo tornerà al suo livello"(bravo chi ci riesce), mentre imbattersi nel caso numero 2 in cui lo scopo dell'hedge è di fatto rimediare una perdita prima di chiuderla, non evidenzierà nessun vantaggio rispetto al chiuderla subito e continuare a lavorare per recuperare.
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...il mercato non è proprio un posto dove metti dei soldi e serenamente li moltiplichi...