Chi ha nascosto il mio successo?

Raccontateci come vanno gli affari e le vostre tecniche di money management

Moderatore: riccardo1981

Memphisone
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Chi ha nascosto il mio successo?

Messaggio da Memphisone »

Non vorrei fare quello che sto per fare ma ho la vocina interiore che rompe le scatole. Quindi lo faccio per un senso di ringraziamento a chi mi ha aiutato a venire fuori da una matassa quasi incomprensibile.

Premessa: scriverò solo quando avrò tempo per farlo.

Obiettivo: Dare un punto di vista all’aspirante trader. In giro su tutti i forum si vedono solo metodi tecnici, formule magiche, indicatori cazzuti, ma nessuno parla dell’essenziale per diventare un Trader: scavare dentro se stessi. E quando si incontra chi lo scrive e dice, quest’ultimo non dice il COME, lasciando sempre l’aspirante trader con quel senso di rincoglionimento e disperazione che sfocia nel “perché non riesco a capire?”. Bene, io voglio dire il COME SI FA e mandare a fare in culo quelli che dicono “conosci te stesso” e poi non aggiungono il come.

Obiettivo 2: fare chiarezza nella mia testa dove spero di arrivare a "c'è un posto per ogni cosa. Ogni cosa al suo posto". E se scrivo qui sono "costretto" a seguire ciò che ho imparato in modo disciplinato. Altrimenti mi sentirei un menzognere. E quale posto migliore di un forum, dove di sicuro puoi ricevere qualche insolto qua e la? :ying:

Cosa voglio in cambio: che non mi chiediate libri, indirizzi o peggio ancora, consigli su cosa fare. Il mio intento è proprio quello di disipnotizzarvi dal prossimo e dalla sua dipendenza.

Cosa voglio in cambio 2: voglio che non crediate ad una sola parola di quello che sto scrivendo. E se mi accorgo che nella vostra testa pensate che io sia un "super trader", vi sparo in testa. Io sono alle primissime armi, ancora devo iniziare a camminare. Sono un dannato dilettante :yes:

Cosa potrà succede: niente oppure aprirvi la mente. :angel:

Il libro di Mark Douglas è stupendo. Si ma poi? Come si mette in pratica quello che dici? Come si cambia? Ehi Mark, mi hai lasciato a metà strada! Non mi hai detto che per cambiare le cose devo prima sapere DOVE sono e COME sono dentro la mia testa!

Quindi, in questo thread niente chart, niente metodi tecnici anzi, in verità un metodo c’è o spero di tirarlo fuori ed è quello di un percorso che porta a chiarire questi punti PRIMA di immergerci nello studio di un metodo tecnico per poi sfociare nella disperazione, saltellando da un thread/libro all’altro, accettando i consigli di tutti, non mettendo in pratica niente, e mordersi la coda all’infinito:

1. Cosa c’è bisogno di sapere prima di provare a diventare un trader
2. Come cacchio faccio a conoscere me stesso? È davvero fondamentale? Non posso farne a meno di conoscere me stesso?
3. Questo lo lascio in sospeso, qualche idea mi verrà lungo il percorso

Andiamo avanti. Con coraggio e allegria.
E spensieratezza.
E impegno. Soprattutto impegno.

Parte I

Prima di tutto, abbiamo bisogno di obiettivi. Non roba puzzolente buttata a caso o generica. Roba seria, quella che ti fa scattare dal letto alle 6 dopo che sei andato a dormire alle 5.
Avere un obiettivo significa avere uno scopo e da quel momento, il subconscio vi guiderà passo dopo passo nella giusta direzione facendo errori e correggendosi. Ho scritto errori che qualcuno stupidamente (e bastardamente) li chiama fallimenti. Io li chiamo esperienze.

Aspetta un attimo Giovanni, ci hai detto che ci dicevi il COME e ora ti limiti a scrivere solo questo?

Un attimo di pazienza. Eccovi accontentati.

Un obiettivo deve essere chiaro in mente. E quando parlo di chiarezza, intendo proprio nei minimi particolari. L’immagine deve essere limpida come le chiappe di un neonato.
Come mi sentirò al raggiungimento di questo obiettivo? Cosa vedrò, sentirò e gusterò? Chi ci sarà come me a goderne? Cosa mi dirò esattamente nella mia capoccia?
Poi vediamo questo punto in modo specifico.

Andiamo avanti.

Un obiettivo deve avere questi 3 punti:
1. Deve essere realistico
2. Deve essere raggiungibile
3. Deve essere misurabile

Volevi diventare milionario con 1000 euro sul conto e appena hai letto i punti uno e due sei svenuto? Tranquillo/a, tra poco ti sentirai peggio.

Per realistico intendo che deve essere nelle vostre capacità. È probabilmente possibile fare un milione di euro (mi piacerebbe scoprirlo sulla mia pelle un giorno) ma, almeno inizialmente non è nelle nostre capacità.

Per raggiungibile intendo che deve essere possibile. Se ho 1000 euro sul conto non posso farne 500 in un giorno, tutti i giorni. A meno che non decidi di suicidarti e giocarti il 100% della posta ad ogni lancio. Ma poi morirai. Morirai e come! I soldi non amano stare da chi non sente di meritarli o a chi li sperpera e li fa lavorare male.
Se ho 1000 euro sul conto e il piano mi dice di rischiarne l’1% ad operazione e faccio un operazione al giorno entrando in posizioni che potenzialmente mi permettono di fare il 2%, allora, 20€ al dì, sono un obiettivo raggiungibile.

Per misurabile intendo proprio misurabile. O fatto 20 oggi? No? Allora quanto manca per fare 20? Bisogna sempre sapere in che direzione si sta andando.

Fermiamoci di nuovo. Stiamo per dire una cosa importante.
Ma perché fin ora hai sparato cazzate?
Potrebbe essere. Te l’ho detto di non credermi.

Al di là dell’obiettivo realistico, raggiungibile e misurabile, bisogna avere in testa l’idea chiara, limpida (ricorda le chiappe del neonato), l’immagine di noi stessi raggiungere l’obiettivo. Non ci devono essere distorsioni in questa immagine.

Bisogna vedere se stessi raggiungere l’obiettivo su base giornaliera. Sentire di meritarci questi piccoli successi uno dopo l’altro. Essere un trader disciplinato, attento e metodico nella nostra mente ancor prima di farlo nella realtà. Poi spiegherò meglio questo punto.

È fondamentale capirlo.
È una questione di identità.

Pit, Wiz, J16, Jarro, Mike, Dante e altri che ora non mi vengono in mente SONO dei trader. “Sanno” di esserlo e si comportano automaticamente come tali. Non potrebbero fare altrimenti perché seguono per abitudine le loro convinzioni formatesi negli anni di apprendimento e pratica e successi, imparando dalle esperienze-errori.

Fissiamolo bene in testa:
Otre alla definizione degli obiettivi è necessario vedere se stessi nel raggiungere con successo tali obiettivi, tutti i santi giorni uno dopo l’altro. Se non riesci a vedere te stesso nella tua mente con successo, sentire le sensazioni di vittoria, non vi è nessuna possibilità di successo. Non accade, punto.
Poi ci ritorniamo sopra quando parlerò di convinzioni e credenze.

Come funziona quella puzzola grigia che abbiamo fra le orecchie e dietro gli occhi

Avete mai visto un cervello? Fa un ribrezzo anzi, mi fa un po’ schifo sinceramente. È un grande aggeggio ma è brutto!

Quando trattiamo un argomento o vogliamo imparare a fare una cosa, solitamente il processo è questo:
1. All’inizio non sappiamo fare niente
2. Poi iniziamo a collezionare informazioni
3. E poi traduciamo queste informazioni in azioni e comportamenti > abitudini

Il cervello è composto da cellule che chiamiamo neuroni. Ogni volta che impariamo qualcosa, i neuroni si collegano fra loro elettricamente e biochimicamente. Dandosi la manina l’un altro, ci permettono di imparare e ricordare ciò che apprendiamo strada facendo nella nostra vita.
Questione di programmazione.

Ehi! Ma mica siamo macchine noi?
E chi lo ha detto? Ho scritto programmazione. Ed è così. Se vogliamo raggirare i più sensibili, posso anche scrivere “ Siamo dotati di una grande macchina che è il nostro cervello.” Suona meglio vero?

Questi collegamenti si chiamano sinapsi.
Esempio pratico.

Quando si guarda prima volta una chart si pensa di essere scemi perché non si capisce niente. Invece è solo questione di tempo per “vedere” il cervello mettere insieme le informazioni e collegarle tra loro (sinapsi) perché queste ultime, inizino a collaborare tra loro.

Quando questa collaborazione avviene, cominciate a vedere un senso: candela rossa significa down, candela verde up, doji indecisione. Cos’è questo? Sembra una montagna che sale? Caspita! Swing up che insieme si chiamano trend bullish.
Queste si chiamano associazioni.

E così via fino a che stupidamente non mettiamo troppe informazioni dentro la capoccia e ci rimbecilliamo.

La cosa più importante da capire è questa: questo processo di apprendimento del cervello (tutto il processo, quello che va dal “non capisco una mazza di quello che sto guardando sul grafico” a “ok, ho capito come funziona e come si legge e quando accade questo significa che è così”) non è più in discussione una volta imparato e avviene in quattro fasi.

È un po’ come quando s’impara qualsiasi tipo di abilità: dal guidare la macchina a suonare uno strumento fino a fare i movimenti giusti in uno sport.

Le quattro fasi sono sempre:

1. Incompetenza inconscia (non lo so fare e neanche so di non saperlo fare)
2. Incompetenza conscia (non lo so fare ma a questo punto me ne rendo conto)
3. Competenza conscia (visto che non lo sapevo fare, decido che lo imparo, apprendo-ma il processo di imparare richiede il mio controllo vigile)
4. Competenza inconscia (dopo aver fatto pratica di quella conoscenza/abilità non richiede più il mio controllo vigile, viene svolta e richiamata in automatico (senza più essere messa in discussione)

Ora fermi tutti. Prendiamoci tempo e facciamo degli esempi di queste dinamiche sulle esperienze nella nostra vita.

Quale è la cosa preoccupante che ci urge capire di questi 4 punti? Quella che potrebbe farci condurre una vita da trader serena o di M…. ?

Bene, finisce qua. Venerdì continuo se passato qualche giorno, so di aver scritto qualcosa di vermanete utile. In caso contrario, se mi accorgo di aver scritto un mare di puttanate, la finiamo qua e torno nella mia bellissima tana con vista mare. E che mare!
L'ordine delle cose è l'ordine delle idee. R.D.
869524
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Re: Chi ha nascosto il mio successo?

Messaggio da 869524 »

Ecco dove volevi arrivare ;) sono affascinata dall'argomento ovviamente, aspetto con impazienza che si evolva.
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Teschio
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Re: Chi ha nascosto il mio successo?

Messaggio da Teschio »

Anch'io sono più interessato e continuerò a leggerti finché avrai voglia di condividere i tuoi pensieri.

Codice: Seleziona tutto

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«Dove vanno i mercati? Non lo so, non mi interessa, non lo voglio sapere»
Memphisone
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Re: Chi ha nascosto il mio successo?

Messaggio da Memphisone »

Potremmo rendere il discorso sicuramente più attivo.
Come?
in questo modo.

Andiamo a comprare un diario o un semplice quadernino a righe o a quadretti (io preferisco i quadretti perchè è l'unica forma geometrica che mi tiene in riga la scrittura permettendomi di capire cosa ho scritto 10 parole prima).

Fatto questo, cominciamo a porci delle domande:

1. Che cosa è il trading?
2. Quali sono le cose che ho imparato da quando ho iniziato ad oggi?

Fatto questo, si fa una bella colonna e scriviamo:

Quello che ho imparato dagli altri - Quello che ho imparato da solo

Una volta finito, prendiamo tutte le voci di sinistra e rispondiamo a queste domande:
1. Come faccio a sapere che quello che dice pincopallino è vero?
2. L'ho verificato io stesso attraverso l'esperienza?
3. mi è davvero utile che io sappia questa cosa?
4. quali differenze in positivo porta nel mio trading?

Quando abbiamo finito, dovremmo avere più o meno il quadro chiaro su cosa ci siamo impappinati il cervello senza prenderci la briga di verificarlo, cosa è una stronzata e cosa potenzialmente è utile come informazione.

Tutto ciò che non è stato verificato, va verificato.
Tutto ciò che è stato verificato ed è risultato inutile va letterlamente cancellato dalla memoria. Zero, bum, reset, forma C:

Quest'ultimo passo è importante perchè nella realtà si traduce a tutto quel chiacchiericcio che si sente in testa quando si apre un grafico.
L'ordine delle cose è l'ordine delle idee. R.D.
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goblino
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Iscritto il: 20/02/2015, 16:22

Re: Chi ha nascosto il mio successo?

Messaggio da goblino »

Gran bel tread, mi aggiungo agli altri nella speranza che possa avere un'evoluzione.
Nel frattempo ho già in TASCA il mio quadernino con le domande alle quali aggiungo le mie risposte, che mi accorgo solo ora non essere per niente scontate!!
Memphisone
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Iscritto il: 08/06/2014, 14:40

Re: Chi ha nascosto il mio successo?

Messaggio da Memphisone »

Avete provato a rispondere alla domanda con cui ci siamo lasciati?

La competenza inconscia: Una volta automatizzata una cosa, un’azione, una risposta, il cervello non la mette più in discussione.
Può essere un bene se tale cosa contribuisce al vostro benessere. Ma se non lo fa, allora sono problemi, molti e grossi pure.

Facciamo un esempio che tocca sicuramente tutti, donzelle e moschettieri.
Prendiamo per esempio l’uomo perché è lui che automatizza di più rispetto alla donna (ma chi la dice questa cosa Giovanni? come fai a sapere che è vera? convinzione personale, credenze, abitudine nel pensarla così- quindi è vera per me e non necessariamente per te - capito? ;) )

Si litiga tra fidanzati o tra moglie e marito. Lei dice: “è la centesima volta che te lo dico! Perché fai sempre così? Può essere che non riesci mai a cambiare?” è possibile che non mi capisci?”

L’uomo pensa: “ma che palle! Ora ricomincia, ogni volta fa sempre così. Ma come ho fatto a non accorgermene? Può essere che sono così stupido da fare sempre lo stesso errore?”

Ma poi risponde: “ma dai, non l’ho fatto a posta! Non ci ho pensato…”

A quel “Non ci ho pensato” si scatena l’inferno. L’uomo è ufficialmente condannato a morte.

Spezzettiamo un poco la situazione.
Ci sono delle cose terribili che usiamo nel linguaggio come “sempre – mai-ogni volta- “eccetera che dovrebbero essere abolite o almeno contenute.

Perché succede come sopra?
1. Perché te ne sbatti i cosini, non porti rispetto per natura e chiunque hai davanti fa lo stesso.
2. Perché è un atteggiamento (che a lei dà fastidio) che tu hai sempre avuto nella tua vita ancor prima di incontrare lei e visto che non ha dato mai problemi né a te né al prossimo (fino a che non l’hai incontrata) e quindi lo hai ripetuto all’infinito fino a che non è diventata una risposta automatica ad un preciso evento.

Consapevolezza.
È tutto (o quasi) questione di consapevolezza. Solo stando attenti a ciò che si fa quotidianamente nel piccolo, nei dettagli, possiamo capire questo genere di atteggiamenti e cambiarli ( se non sono produttivi).

Tutti noi ormai corriamo troppo e per farlo il nostro cervello per natura è un risparmiatore di energia quindi, tende ad automatizzare tutto, buono o cattivo che sia.

Si Giovanni ma ora che hai rotto le palle per mezz’ora con pseudo discorsi da psicologo o peggio alla Oshio & Company, ci vuoi dire come facciamo a capire e limitare i danni?

Bisogna capire bene i 4 passaggi sopra.
Bisogna iniziare ad essere più svegli su quello che ci accade intorno e non permettere a niente che non sia sotto il nostro lasciapassare dopo un’attenta analisi, di andare “giù” dalla nostra parte inconscia ed essere resa un’abitudine.

Si brutto testone, ma ci vuoi dire il COME? Abbiamo capito che dobbiamo analizzare, valutare e limare ogni pensiero, ma noi vogliamo sapere come si fa. Dicci passo dopo passo come accadono queste cose e come si cambiano.

Va bene, stiamo calmi. Volevo stringere il discorso per non allungare troppo il brodo, ma effettivamente se non sappiamo da dove vengono queste informazioni che ci rendono forti o stupidi, non potremmo certo cambiarle.

Dunque, queste Sinapsi, circuiti mentali, programmi mentali, abitudini, come da dove vengono?

Ricapitoliamo:
Il tuo cervello funziona richiamando programmi mentali che sono una sorta di “istruzioni d’uso” che hai accumulato nel tempo e che gli permettono di farti pensare e agire in un certo modo molto velocemente, risparmiando tempo e fatica.
Programmi che, una volta installati, il cervello non mette più in discussione.

Come abbiamo appena visto ognuno di noi nasce “vergine” di comportamenti e impariamo, strada facendo, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, cosa fare in determinate situazioni e cosa fare in altre.

Come vengono installati questi programmi mentali dove si formano sinapsi che diventano circuiti che creano abitudini (wow ho spaccato con questo titolo!)

Ora smetti di fare multitasking, scaccolarti il naso, giocare con la penna, ruttare (che schifo!) o qualsiasi altra cosa che fai per abitudine quando stai leggendo una cosa, dovresti comprenderla e invece fai in modo che la mente scappi da un’altra parte.

Quando nasciamo non sappiamo fare niente. Col tempo il cervello viene impappinato di programmi: come parlare, come camminare, come afferrare oggetti; questo è educato e questo no; questo si può fare e quest’altro no, eccetera, eccetera.

È la stessa cosa di un PC nuovo di zecca: mettete i driver per fargli fare questo e quello; cartelle dove avete le foto e dove i pornazzi. Poi i file word, excel, insomma, ci siamo capiti.

Il cervello viene programmato principalmente per:
RIPETIZIONE: questo è il processo più usato per memorizzare “ripeti, ripeti, ripeti” fino a che non lo impari. Sia che lo ripeti tu oppure che tu lo ascolti ripetere, questo ha il potere di creare le sinapsi. All’inizio questi circuiti sono fragili ma, con la ripetizione si irrobustiscono fino a che questo qualcosa diventa così forte che viene richiamato dal cervello velocemente “ogni volta che succede X” ed entra a far parte della competenza inconscia.
Quindi,
le ripetizioni creano sinapsi (programmi mentali) in grado di riconoscere istantaneamente ciò che si trovano davanti.
Questo è quello che avviene ogni giorno.

La ripetizione diretta o indiretta di concetti (giusto/sbagliato, possibile/impossibile, sei buono, capriccioso, svogliato, capace, incapace, ecc.) creano programmi che, a un certo punto, non mettiamo più in discussione.
Per noi è così e basta.

Non solo impariamo ciò che ripetiamo o ci è stato ripetuto più volte, ma anche ciò che abbiamo visto più volte.

Ora vi dico una cosa che vi fa cagare sotto: non solo impariamo ciò che ripetiamo o sentiamo ripetere; impariamo anche dai comportamenti delle persone che ci circondano.
Vi siete mai accorti di avere gli stessi atteggiamenti di vostra madre o vostro padre?
Avete mai visto il film Mr. Bevar? Terrificante…

Qui una cosa al volo che si può fare, è lo stesso giochino sul quaderno elencando tutti i comportamenti, manie, ossessioni, vizi, abitudini insomma, quelle cose che accadono di frequente nella vostra vita e poi rispondere alla domanda: sono veramente miei questi atteggiamenti? Se no di chi sono? Sono davvero utili nella mia vita mi creano danno?

“I napoletani sono tutti calorosi”…si certo è vero, ma è vero per me perché io so di essere così ma, conosco altrettanti napoletani che sono più duri di un palo ficcato nel cemento! Quindi “tutti” è da cestinare immediatamente.

Ricordatevi che questa roba solitamente puzza: SE MA FORSE OGNI VOLTA SEMPRE MAI SICURO E’ COSI’ PERCHE QUESTO PERCHE QUELLO PERCHE IO SO CHE E’ COSI’
Seguono tutte delle convinzioni o credenze che sono nella vostra testa e solitamente, il mondo se sbatte di quello che avete in testa.

OK finiamola qua, poi passiamo alle Emozioni. Mi ero promesso di scrivere il venerdì soltanto e dopo due giorni mi sono preso già in giro.
L'ordine delle cose è l'ordine delle idee. R.D.
869524
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Re: Chi ha nascosto il mio successo?

Messaggio da 869524 »

e' difficilissimo distinguere tra le cose che il nostro cervello ha assimilato quelle giuste da quelle sbagliate per noi, mi stai creando non pochi problemi :)
Per quel che riguarda il trading quello che mi guida in genere sono le emozioni appunto, per la precisione la fifa :), prima ne parli meglio è ( scherzo, quando puoi ovviamente).
Però è vero che ho paura di guadagnare se ci rifletto, o forse di sbagliare e di addossarmi le colpe (il mio sport preferito).
Memphisone
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Re: Chi ha nascosto il mio successo?

Messaggio da Memphisone »

dalla regia mi dicono che sono prolisso e si stanno annoiando a leggere. In effetti rileggendo si, me ne sono andato troppo per le lunghe :whist:
Dal prossimo post cerco di completare il pensiero in un paio di minuti di lettura, promesso :green:
L'ordine delle cose è l'ordine delle idee. R.D.
Memphisone
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Re: Chi ha nascosto il mio successo?

Messaggio da Memphisone »

EMOZIONI.
Il secondo metodo in cui apprende il cervello è tramite le emozioni.
Se con la ripetizione si crea prima una sinapsi debole (potremmo chiamarla un programma debole che poi viene rinforzato con il tempo) le emozioni sono in grado di generare solide sinapsi (programmi mentali) anche in una sola volta (e poi richiamarle in modo automatico).

Pensate all’entità emotiva provata in modo collettivo l’11 settembre.

Cosa può significare?

Che eventi vissuti in modo traumatico posso creare programmi mentali che non mettiamo più in discussione.
Pensate ad una forte perdita subita nel trading perché gestita in modo incontrollato. L’immensa paura che si può provare in quel momento, l’emozione è così forte che rischiamo di dirci in continuazione “che siamo dei falliti” o qualsiasi altra porcheria, e il gioco è fatto. Lo stampo è avvenuto.
Dove sarà rivolta l’attenzione da quel momento?
Esatto, verso le cose che confermeranno che “sono un fallito”. E la ruota gira e rigira.

Ricapitolando: il cervello viene programmato per ripetizione ed emozione.

Per farla breve: I programmi mentali fungono per il nostro cervello da rapide istruzioni d’uso.
In pratica sono sinapsi che vengono accese istantaneamente e che riconoscono ciò che sta accadendo in modo veloce e inconscio. Dapprima lo fanno solo con concetti di base poi, attraverso collegamenti più approfonditi, anche con concetti e ragionamenti avanzati.

Le domande da porsi in questo caso sono: Quale impatto hanno questi programmi sulla tua realtà? Quale impatto stanno avendo sulla tua vita?

Bene, penso di essere stato quanto più conciso possibile. Questo dovrebbe realizzare in parte l’obiettivo che mi sono dato al primo post con “conosci te stesso”.

Credo, dopo la moltitudine di libri che ho letto (ho avuto la sfortuna di leggerne troppi), che dire “conosci te stesso” senza avere un minimo di cognizione su cosa abbiamo in testa e come funziona tutto il meccanismo, sia quasi impossibile.
Una volta compresi i nostri meccanismi di apprendimento e comportamento, diventa possibile cambiare in meglio ciò che non ci piace.

Ovvio che ai primi tentativi, spesso si potrà ritornare in dietro e si proverà la sensazione di sconfitta ma, non dovete scoraggiarvi, è un modo di apprendere inconscio che abbiamo.

Purtroppo all’inizio del nostro percorso di vita, qualche stronzo ci ha insegnato che non si devono fare errori o che sbagliare diventa un problema. Bisogna fare le cose “come devono essere fatte” o “per bene”. Ma che cavolo significa?

Se non sbaglio come faccio a sapere quale è la cosa giusta?

Ecco, quindi non abbiate paura di sbagliare. Specialmente col trading. Fate quanti più errori possibili, tirate fuori tutto quello che avete, scartate quello che non è vostro e non vi è utile e tenete, perfezionate e migliorate quello che invece vi porta nella direzione dei vostri obiettivi.

Ragionate con la vostra testa.
Provatelo sulla vostra pelle.

Coscio e inconscio

Potete approfondire questo passaggio leggendo vari libri di scienza che lo spiegano. Ce ne sono una moltitudine ma vi prego di fare attenzione ai libri Esocagate o Newage del cavolo.

In sintensi:

La mente conscia è quella che utilizzate tutti i giorni per fare tutto ciò che è “esterno”. Analizzate, prendete in considerazione, percepite, ascoltate, elaborate e poi “mandate giù” nella parte inconscia. Qui avete il dovere di selezionare solo cose che sono utili ai vostri scopi e che non sono nocivi per voi.
Si usa principalmente il dialogo interiore ovvero, la voce che sentiamo e lì decidiamo cosa è giusto o sbagliato per noi. Ed è anche dove ci raccontiamo un mucchio di cazzate che poi ci fanno trovare nelle cose che non ci piacciono.

La mente subconscia è quella che fa milioni di cose insieme: fa funzionare i muscoli facendovi camminare, correre, ballare; e allo stesso tempo, gestisce i ritmi corporei come il cuore e tutto quello che deve stare in equilibrio affinché voi siate in perfetta salute.

Se la mente conscia stabilisce gli obiettivi, la mente subconscia è quella che come un missile telecomandato si proietta verso l’obiettivo lavorando con il principio dell’attenzione selettiva, scartando eliminando dalla vostra vista/ambiente tutto ciò che non è in linea con i vostri scopi.

Qui affrontiamo un fatto importante: non ragiona, non decide, non pensa ma, esegue. Esegue quello che in superficie è stato elaborato. Ora, potete immaginare se la qualità di ciò che è stato elaborato nei piani alti non è produttivo per voi, in che condizioni ci si può trovare.

Come lo fa?
Attraverso le immagini, sensazioni, emozioni.

E qui arriviamo ad un punto importantissimo (sempre secondo la mia esperienza eh): l’immaginazione, ciò che immaginate dopo o in concomitanza ai vostri pensieri, fa sì che voi stiate male o bene.

Più pensate/immaginate le cose che vi mettono paura, più l’intensità dell’emozione è forte e più attenzione selettiva impiegherete verso quelle cose che non faranno altro che farvi trovare nelle stesse situazioni di “sempre” e sentirvi poi ripetere in continuazione “ecco, succede sempre così alla fine, lo sapevo”.

Certo che lo sapevate, lo avete immaginato e provato in continuazione prima che accadesse.

Il cervello non distingue tra ciò che è reale o immaginato.

Maxwell Maltz, uno dei primi a capire quanto fosse importante l’immaginazione, aveva diviso il concetto in due modi fondamentalmente, nel suo celebre libro Psicocibernetica (da dove poi sono venuti fuori tutti gli pseudo guru che hanno rovinato tutto):

1. Meccanismo per il successo
2. Meccanismo per l’insuccesso

Programmi mentali – abitudini di qualità vi portano verso il punto 1.

I principi su cui basava la parte inconscia di noi sono questi:

1. Il vostro meccanismo per il successo deve avere uno scopo o una mèta. Questo scopo o mèta che dir si voglia deve essere formulato come “già esistente” in forma reale o potenziale. Esso funziona sia guidandovi verso un fine già esistente, sia “scoprendo” qualcosa già esistente.
2. Il meccanismo automatico è di origine teleologica, cioè opera o deve essere orientato verso risultati finali, scopi. Non bisogna scoraggiarsi se i mezzi talvolta non sono evidenti: è funzione del meccanismo automatico (inconscio) fornire i mezzi quando voi stabilite lo scopo. Pensate in termini di risultati finali e i mezzi molto spesso entreranno in giuoco da soli.
3. Non abbiate paura di sbagliare o di andare incontro a insuccessi momentanei. Ogni servo meccanismo raggiunge uno scopo retrocedendo e andando avanti, facendo errori e immediatamente correggendosi.
4. La capacità si acquista attraverso esperienze e sbagli, correggendo mentalmente l’obiettivo e si incorre in errore, finché non si arrivi ad agire con successo, o non si consegua un risultato felice. Dopo di ciò si ha la possibilità di acquisire ulteriori nozioni e di avere un successo continuo solo dimenticando gli errori passati e ricordando i successi, in modo da poterli imitare.
5. Dovete imparare ad aver fiducia nel funzionamento del vostro meccanismo creativo senza bloccarlo, preoccupandovi troppo o diventando troppo ansiosi riguardo al fatto che esso possa funzionare o meno, tentando di forzarlo con azioni troppo consapevoli. Dovete lasciarlo funzionare, piuttosto che farlo funzionare. Tale fiducia è necessaria perché il vostro meccanismo agisce al di sotto del livello di consapevolezza, o voi non potete sapere cosa accade sotto la superficie. Inoltre la sua natura è di operare spontaneamente e in conformità alle necessità del momento, di conseguenza non potete averne in anticipo una garanzia. Esso comincerà a mettersi in modo quando voi agirete e allorché voi lo richiederete con le vostre azioni. Non dovete aspettare ad agire fino a quando non avrete una prova: dovete agire come se già esistesse, ed essa verrà.

Finito.
La prossima volta vi parlo dell'immaginazione e di cosa c'entra la psicocibernetica col trading. Infine, gli esercizi da provare sulla vostra pelle, per fare uso consapevole di quello che abbiamo detto fino ad ora elimnando la paura e il rischio di concentrarsi sulle cose sbagliate per voi.
L'ordine delle cose è l'ordine delle idee. R.D.
869524
Messaggi: 667
Iscritto il: 16/03/2015, 16:04

Re: Chi ha nascosto il mio successo?

Messaggio da 869524 »

In trepida attesa :)
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