Domanda sul mercato azionario

[Mars]

Com'è collegato il fatturato di un'azienda,con gli azionisti e l'andamento delle azioni?
Se il mercato funziona tramite domanda e offerta (bid e ask),il prezzo di un'azione non sarà stabilito dalla domanda e offerta degli azionisti?
Come fa ad incidere il fatturato o le scelte di una società?
Es:Se la società va male,ma gli azionisti inconsapevoli vogliono comprare lo stesso le azioni,e sono in maggioranza rispetto agli short,è ovvio che il prezzo delle azioni sale,dunque non rispecchia in realtà la società?

[ZePeq]

I prezzi risultanti dall'interazione tra domanda ed offerta dovrebbero riflettono tutte le informazioni disponibili sul mercato.
Poi troverai sempre qualcuno per cui quella particolare azienda sarà sotto o sopravvalluata, altrimenti se tutti la pensassero uguale i prezzi rimarrebbero fermi

[Mars]

I prezzi risultanti dall'interazione tra domanda ed offerta dovrebbero riflettono tutte le informazioni disponibili sul mercato.
Poi troverai sempre qualcuno per cui quella particolare azienda sarà sotto o sopravvalluata, altrimenti se tutti la pensassero uguale i prezzi rimarrebbero fermi

Dunque il mercato non riflette un valore assoluto,ma più che altro approssimativo del valore di una società.

[Wiz3003]

I prezzi risultanti dall'interazione tra domanda ed offerta dovrebbero riflettono tutte le informazioni disponibili sul mercato.
Poi troverai sempre qualcuno per cui quella particolare azienda sarà sotto o sopravvalluata, altrimenti se tutti la pensassero uguale i prezzi rimarrebbero fermi

Dunque il mercato non riflette un valore assoluto,ma più che altro approssimativo del valore di una società.

Nel mercato azionario si può calcolare il cosi detto "fair Value" di un titolo ossia il valore "corretto" di un'azione basato su modelli che considerano i KPIs finanziari di un'azienda (Cerca in Google value investing, Graham, Buffett e compagni) ... ma questo è solo un prezzo indicativo che riflette il passato.
Nel mondo reale ci sono diversi tipi di investitori istituzionali che di solito hanno obiettivi di ritorno diversi e gestioni diversificate di portafoglio che portano a valorizzare un titolo di più o di meno del Fair Value in base a diverse considerazioni che si possono sintetizzare in due parole: EXPECTED VALUE (valore atteso).

Tradotto ... se oggi il titolo ha un Fair Value di X ed un prezzo P con P=X ma mi aspetto che tra n mesi possa valere nX allora vedrai che il titolo comincerà a salire. In pratica il valore del titolo non è dato tanto da quanto l'azienda ha fatto in passato (Financials) ma da quanto potrebbe fare. Questo è il motivo per cui (tra le altre cose) i prezzi delle azioni sono sensibili alle trimestrali ... perchè attraverso i numeri fatti si verifica se l'azienda sta andando dove ci si aspettava.

Questa dinamica (e qui parlo da manager aziendale) apre un altro discorso deviante per le aziende quotate ma andiamo fuori topic.

[Mars]

I prezzi risultanti dall'interazione tra domanda ed offerta dovrebbero riflettono tutte le informazioni disponibili sul mercato.
Poi troverai sempre qualcuno per cui quella particolare azienda sarà sotto o sopravvalluata, altrimenti se tutti la pensassero uguale i prezzi rimarrebbero fermi

Dunque il mercato non riflette un valore assoluto,ma più che altro approssimativo del valore di una società.

Nel mercato azionario si può calcolare il cosi detto "fair Value" di un titolo ossia il valore "corretto" di un'azione basato su modelli che considerano i KPIs finanziari di un'azienda (Cerca in Google value investing, Graham, Buffett e compagni) ... ma questo è solo un prezzo indicativo che riflette il passato.
Nel mondo reale ci sono diversi tipi di investitori istituzionali che di solito hanno obiettivi di ritorno diversi e gestioni diversificate di portafoglio che portano a valorizzare un titolo di più o di meno del Fair Value in base a diverse considerazioni che si possono sintetizzare in due parole: EXPECTED VALUE (valore atteso).

Tradotto ... se oggi il titolo ha un Fair Value di X ed un prezzo P con P=X ma mi aspetto che tra n mesi possa valere nX allora vedrai che il titolo comincerà a salire. In pratica il valore del titolo non è dato tanto da quanto l'azienda ha fatto in passato (Financials) ma da quanto potrebbe fare. Questo è il motivo per cui (tra le altre cose) i prezzi delle azioni sono sensibili alle trimestrali ... perchè attraverso i numeri fatti si verifica se l'azienda sta andando dove ci si aspettava.

Questa dinamica (e qui parlo da manager aziendale) apre un altro discorso deviante per le aziende quotate ma andiamo fuori topic.

Molto chiaro,ma se per puro caso la maggior parte degli investitori con grossi capitali investe in maniera opposta all'andamento dell'azienda,non creano loro il mercato? e quindi condizionano l'andamento della stessa azienda,rispetto agli investitori che seguono le performance aziendali.

[Wiz3003]

Perchè grossi investitori dovrebbero farlo?
Prima di tutto dovrebbero mettersi d'accordo (cartello) cosa che ti assicuro non è facile oltre che illegale ma soprattutto non vedo cosa ci guadagnerebbero nel lungo periodo. ... non stiamo parlando di "Stop Hunting"

[altronome]

Io credo sia come ha detto Redbullich, "nel prezzo sta il tutto (fondamentali bilanci, trimestrali, news, voci e pettegolezzi)". Una società vale per quello che capitalizza in Borsa.
Non esistono nicchie dove è possibile scoprire grandi affari con una analisi fondamentale. Esistono supporti e resistenze.
Persino Warren Buffet in fondo compra sui supporti.

[Wiz3003]

Alcuni miei amici investono in azioni senza mai aprire un grafico e con discreto successo ... probabilmente sono fortunati

[elant]

Com'è collegato il fatturato di un'azienda,con gli azionisti e l'andamento delle azioni?
Se il mercato funziona tramite domanda e offerta (bid e ask),il prezzo di un'azione non sarà stabilito dalla domanda e offerta degli azionisti?
Come fa ad incidere il fatturato o le scelte di una società?
Es:Se la società va male,ma gli azionisti inconsapevoli vogliono comprare lo stesso le azioni,e sono in maggioranza rispetto agli short,è ovvio che il prezzo delle azioni sale,dunque non rispecchia in realtà la società?

Ciao,è tutto molto semplice.I mercati finanziari non rappresentano la realtà ma la percezione della realtà.
Questo in un orizzonte temporale di breve periodo : i mercati azionari infatti si muovono per scie emotive irrazionali e confusionarie.Panico,euforia,ottimismo pessimismo.

Il valore implicito di un'azienda muta negli anni, ma in un solo anno un titolo può scambiare da 8 a 15 o da 60 a 85.
Se cosi non fosse non esisterebbero gli investimenti,perchè il titolo rappresenterebbe sempre il reale vaore dell'aziena = zero valore
zero valore = zero possibilità di profitto.
O meglio non esisterebbe il value investment,ci sono anche altre forme d'investimento ma più articolate e poco adatte ai non professionisti.

Quindi se guardi il titolo fiat e chiude una giornata negativa o un mese negativo nulla a che fare con i fondamentali.
Sono solo frasi ad effetto scritte da chi di mercati ne capisce molto poco, giornalisti finanziari.
Nel lungo periodo invece, se guardi un grafico decennale allora hai davanti la storia della società automobilistica italiana.

Questo perchè il mercato,ha una sua intelligenza o meglio Graham diceva che ha una sua logica nel lungo periodo, e si avvicina al reale valore dell'azienda
nel breve però, Mr Market fa i capricci, è un bambino viziato, sale e scende con prepotenza allontanandosi dal suo reale valore, ecco che diventa appetibile
comprare a 10 un qualcosa che vale 30. Ecco il trading..
Value,value solo valore.Senza valore nessun profitto.

Ma se la società va male o bene e un gruppo di grossi investitori vuol mettersi contro?
beh la risposta è semplice e banale : non può farlo.
I mercati regolamentati sono una cosa seria,non come il forex o altri giochini bancari dove nessuno controlla nessuno e fanno le più sporche manipolazioni, i titoli azionari hanno un numero definito di azioni disponibili,ed è la stessa società a definire.
Se io quoto in borsa la GELATI SPA, con disponibili 1000 azioni totali, 501 azioni sono mie : il proprietario
50 di mia nonna, 30 della societa Paperino che è mia amica, 40 di mio zio, e 80 al mio migliore amico.
Ne restano 299 disponibili.

Chi vuole può comprarle, ma nessuno può scalare la società perchè appunto ne servono altre 202 minimo per arrivere alle mie (proprietario).
Quindi se arriva Rocherduck con i suoi petrol dollari e ne vuole comprare 2000, non può farlo perchè solo 299 sono disponibili.
Stessa cosa allo scoperto la banca non presta titoli in queste condizioni.Cioè te ne presterà per un valore che potranno un giorno essere ricomprate (299).


Quindi ricapitolando :

titoli azionari = mercati regolamentati
mercati regolamentati = regole severe,organi di controllo,impossibilità eccessive di speculazione,disponibilità limitate dei titoli,antipatia degli istituti bancari a prestarti i titoli (vendita allo scoperto)
movimento dei titoli = irrazionalità,emotività Non matematica statistica logica.
Nel lungo periodo il mercato si avvicina al reale valore della compagnia.

Nb: le parole da cartoni animati e gli esempi molto semplici al limite del banale non sono perchè ti considero un negato
ma perchè preferisco raccontare cose complesse facendo esempi semplici ho scoperto che restano nella mente con più forza.
Ci sono i libri e i manuali per le cose tecniche e noiose.

Ciao

[Mars]

Com'è collegato il fatturato di un'azienda,con gli azionisti e l'andamento delle azioni?
Se il mercato funziona tramite domanda e offerta (bid e ask),il prezzo di un'azione non sarà stabilito dalla domanda e offerta degli azionisti?
Come fa ad incidere il fatturato o le scelte di una società?
Es:Se la società va male,ma gli azionisti inconsapevoli vogliono comprare lo stesso le azioni,e sono in maggioranza rispetto agli short,è ovvio che il prezzo delle azioni sale,dunque non rispecchia in realtà la società?

Ciao,è tutto molto semplice.I mercati finanziari non rappresentano la realtà ma la percezione della realtà.
Questo in un orizzonte temporale di breve periodo : i mercati azionari infatti si muovono per scie emotive irrazionali e confusionarie.Panico,euforia,ottimismo pessimismo.

Il valore implicito di un'azienda muta negli anni, ma in un solo anno un titolo può scambiare da 8 a 15 o da 60 a 85.
Se cosi non fosse non esisterebbero gli investimenti,perchè il titolo rappresenterebbe sempre il reale vaore dell'aziena = zero valore
zero valore = zero possibilità di profitto.
O meglio non esisterebbe il value investment,ci sono anche altre forme d'investimento ma più articolate e poco adatte ai non professionisti.

Quindi se guardi il titolo fiat e chiude una giornata negativa o un mese negativo nulla a che fare con i fondamentali.
Sono solo frasi ad effetto scritte da chi di mercati ne capisce molto poco, giornalisti finanziari.
Nel lungo periodo invece, se guardi un grafico decennale allora hai davanti la storia della società automobilistica italiana.

Questo perchè il mercato,ha una sua intelligenza o meglio Graham diceva che ha una sua logica nel lungo periodo, e si avvicina al reale valore dell'azienda
nel breve però, Mr Market fa i capricci, è un bambino viziato, sale e scende con prepotenza allontanandosi dal suo reale valore, ecco che diventa appetibile
comprare a 10 un qualcosa che vale 30. Ecco il trading..
Value,value solo valore.Senza valore nessun profitto.

Ma se la società va male o bene e un gruppo di grossi investitori vuol mettersi contro?
beh la risposta è semplice e banale : non può farlo.
I mercati regolamentati sono una cosa seria,non come il forex o altri giochini bancari dove nessuno controlla nessuno e fanno le più sporche manipolazioni, i titoli azionari hanno un numero definito di azioni disponibili,ed è la stessa società a definire.
Se io quoto in borsa la GELATI SPA, con disponibili 1000 azioni totali, 501 azioni sono mie : il proprietario
50 di mia nonna, 30 della societa Paperino che è mia amica, 40 di mio zio, e 80 al mio migliore amico.
Ne restano 299 disponibili.

Chi vuole può comprarle, ma nessuno può scalare la società perchè appunto ne servono altre 202 minimo per arrivere alle mie (proprietario).
Quindi se arriva Rocherduck con i suoi petrol dollari e ne vuole comprare 2000, non può farlo perchè solo 299 sono disponibili.
Stessa cosa allo scoperto la banca non presta titoli in queste condizioni.Cioè te ne presterà per un valore che potranno un giorno essere ricomprate (299).


Quindi ricapitolando :

titoli azionari = mercati regolamentati
mercati regolamentati = regole severe,organi di controllo,impossibilità eccessive di speculazione,disponibilità limitate dei titoli,antipatia degli istituti bancari a prestarti i titoli (vendita allo scoperto)
movimento dei titoli = irrazionalità,emotività Non matematica statistica logica.
Nel lungo periodo il mercato si avvicina al reale valore della compagnia.

Nb: le parole da cartoni animati e gli esempi molto semplici al limite del banale non sono perchè ti considero un negato
ma perchè preferisco raccontare cose complesse facendo esempi semplici ho scoperto che restano nella mente con più forza.
Ci sono i libri e i manuali per le cose tecniche e noiose.

Ciao

Grande,era tutto quello che volevo sapere. grazie