Trading e attendibilità.
Inviato: 15/08/2017, 8:57
Questo non vuole essere il solito tread inutile.. ''siamo tutti polli da spennare'', ''si può vivere di tading etc etc'' anche perchè ognuno ha una sua idea.
I dati dicono che solo il 4-5% vive grazie al trading, gli altri ci perdono.
Tutto questo squilibrio mi ha portato spesso a chiedermi se il trading alla fine non sia altro che un altro ''gioco'' a favore del banco ( e delle banche), un' altro spennapolli come il gioco d'azzardo
Su internet se ne leggono di pareri che scoraggiano..personalmente li prendo sempre ad un 60%... perchè ipotizzo che fra tutta quella gente che parla male del trading non tutti abbiano le caratteristiche per essere un trader vincente sul lungo periodo, e magari si lamentano... però mi viene il sospetto che sia un altro classico ''gioco a perdere'' sul lungo periodo ( gioco fra virgolette)
Un mio amico intelligente ( statistico, QI accertato sopra la media 131/132) ad esempio ne parla malissimo e mi ha scoraggiato con diverse obiezioni:
-- Ecco la prima:
https://www.sciencedirect.com/science/a ... 6605002116
We conduct the first robust study of the oldest known form of technical analysis, candlestick charting. Candlestick technical analysis is a short-term timing technique that generates signals based on the relationship between open, high, low, and close prices. Using an extension of the bootstrap methodology, which allows for the generation of random open, high, low and close prices, we find that candlestick trading strategies do not have value for Dow Jones Industrial Average (DJIA) stocks. This is further evidence that this market is informationally efficient.''
Altre sue obiezioni:
''Se basta leggersi quattro **** su internet per identificare occasioni di trading col 70% di probabilità di guadagno, chi è che è così scemo da mettersi dall'altra parte e assumere la posizione che ha il 70% di perderci? No, perchè come saprai nel trading per ogni persona che ci guadagna c'è qualcun altro che ci perde. Non penserai mica siano soldi che vengono dalla luna, vero? ''
''Ci sono strategie che usano l'analisi tecnica, ma ovviamente non sono le cose semplicissime che uno si può imparare in poche ore leggiucchiando qualche sito. Ad esempio questo:
https://www.sciencedirect.com/science/a ... 6613002434
''I mercati non sono al 100% perfetti ed efficienti, ma sfruttare queste leggere imperfezioni per realizzare guadagni extra richiede competenze di alto livello. Se si potessero usare regole semplici alla portata di chiunque, chiunque le applicherebbe e le occasioni di guadagno sparirebbero, visto che la massa di investitori che ci si buttano per guadagnarci farebbe sì che il mercato corregga queste imperfezioni.''
''Dimenticavo: in effetti ci sono strategie piuttosto semplici basate su rapporti quali ad esempio il book-to-market o il price-over-earning che pare consentano di ottenere guadagni superiori alla media, ma a parte il tempo e l'impegno che come hai detto che ci vanno dietro, c'è dell'altro. Senza entrare in dettagli troppo complicati per parlarne qui, molti studi suggeriscono che seguire strategie come queste porta a detenere portafogli che anche se in media vanno bene, espongono ad un maggior rischio di scenari estremamente negativi. In pratica anzichè guadagnare in media il 5% magari guadagni l'8% o il 10%, ma risultati estremamente negativi che magari normalmente avvengono una volta su mille, per portafogli di questo tipo avvengono una volta su 300 (numeri a caso ovviamente, ma è per dare l'idea). Insomma mediamente ci guadagni, ma c'è il rischio che a uncerto punto ti arrivi la stangata che ti fa perdere un casino di soldi. Il maggior guadagno medio sarebbe quindi solo un premio ricevuto per avere accettato questo rischio.''
I dati dicono che solo il 4-5% vive grazie al trading, gli altri ci perdono.
Tutto questo squilibrio mi ha portato spesso a chiedermi se il trading alla fine non sia altro che un altro ''gioco'' a favore del banco ( e delle banche), un' altro spennapolli come il gioco d'azzardo
Su internet se ne leggono di pareri che scoraggiano..personalmente li prendo sempre ad un 60%... perchè ipotizzo che fra tutta quella gente che parla male del trading non tutti abbiano le caratteristiche per essere un trader vincente sul lungo periodo, e magari si lamentano... però mi viene il sospetto che sia un altro classico ''gioco a perdere'' sul lungo periodo ( gioco fra virgolette)
Un mio amico intelligente ( statistico, QI accertato sopra la media 131/132) ad esempio ne parla malissimo e mi ha scoraggiato con diverse obiezioni:
-- Ecco la prima:
https://www.sciencedirect.com/science/a ... 6605002116
We conduct the first robust study of the oldest known form of technical analysis, candlestick charting. Candlestick technical analysis is a short-term timing technique that generates signals based on the relationship between open, high, low, and close prices. Using an extension of the bootstrap methodology, which allows for the generation of random open, high, low and close prices, we find that candlestick trading strategies do not have value for Dow Jones Industrial Average (DJIA) stocks. This is further evidence that this market is informationally efficient.''
Altre sue obiezioni:
''Se basta leggersi quattro **** su internet per identificare occasioni di trading col 70% di probabilità di guadagno, chi è che è così scemo da mettersi dall'altra parte e assumere la posizione che ha il 70% di perderci? No, perchè come saprai nel trading per ogni persona che ci guadagna c'è qualcun altro che ci perde. Non penserai mica siano soldi che vengono dalla luna, vero? ''
''Ci sono strategie che usano l'analisi tecnica, ma ovviamente non sono le cose semplicissime che uno si può imparare in poche ore leggiucchiando qualche sito. Ad esempio questo:
https://www.sciencedirect.com/science/a ... 6613002434
''I mercati non sono al 100% perfetti ed efficienti, ma sfruttare queste leggere imperfezioni per realizzare guadagni extra richiede competenze di alto livello. Se si potessero usare regole semplici alla portata di chiunque, chiunque le applicherebbe e le occasioni di guadagno sparirebbero, visto che la massa di investitori che ci si buttano per guadagnarci farebbe sì che il mercato corregga queste imperfezioni.''
''Dimenticavo: in effetti ci sono strategie piuttosto semplici basate su rapporti quali ad esempio il book-to-market o il price-over-earning che pare consentano di ottenere guadagni superiori alla media, ma a parte il tempo e l'impegno che come hai detto che ci vanno dietro, c'è dell'altro. Senza entrare in dettagli troppo complicati per parlarne qui, molti studi suggeriscono che seguire strategie come queste porta a detenere portafogli che anche se in media vanno bene, espongono ad un maggior rischio di scenari estremamente negativi. In pratica anzichè guadagnare in media il 5% magari guadagni l'8% o il 10%, ma risultati estremamente negativi che magari normalmente avvengono una volta su mille, per portafogli di questo tipo avvengono una volta su 300 (numeri a caso ovviamente, ma è per dare l'idea). Insomma mediamente ci guadagni, ma c'è il rischio che a uncerto punto ti arrivi la stangata che ti fa perdere un casino di soldi. Il maggior guadagno medio sarebbe quindi solo un premio ricevuto per avere accettato questo rischio.''