Dichiarazione dei redditi forex: quando e cosa dichiarare

Discussioni su aspetti fiscali, legali e normativi che si applicano nel forex...

Moderatore: riccardo1981

gravio
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Re: Dichiarazione dei redditi forex: quando e cosa dichiarar

Messaggio da gravio »

evilrunner ha scritto:Salve a tutti, ho cercato di leggere un po' di cose su questo topic... però oltre ad essere un po' lunghetto, risale anche al 2014.
Io ho gia letto in giro quello che si deve fare per provvedere a pagare le tasse sugli eventuali guadagni, però ho solo un dubbio che fino ad ora non sono riuscito a risolvere.
Quando conviene pagare le tasse sui guadagni? Anche se tiri giu 100€ in un anno o c'è una soglia minima ove al di sotto siamo "salvi"?

Mi spiego meglio... so per certo che in Italia ci sono delle soglie ( 5000 credo ) al di sotto in cui è considerato lavoro occasionale e credo non serva pagare contributi.
Qualcuno ne è venuto a capo?

In questo momento sono agganciato presso un'azienda.... lo dico perchè credo che in qualche modo c'entri.
quello che posso dirti (penso con certezza) è che il guadagno con il forex o simili non deriva da una attivita' lavorativa, ma viene considerato capital gain,
percio' temo che non ci sia soglia minima
Praytothemonitor
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Re: Dichiarazione dei redditi forex: quando e cosa dichiarar

Messaggio da Praytothemonitor »

[quote="evilrunner]
Io ho gia letto in giro quello che si deve fare per provvedere a pagare le tasse[/quote]

Ti sei informato male

Citami anche una singola legge del codice civile italiano.
Non la troverai non esiste.
Ci son fior fiore di sentenze che ammettono la lacuna fiscale.
Ovvio, andrebbero contro i trattati internazionali che loro stessi hanno firmato.
K
evilrunner
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Re: Dichiarazione dei redditi forex: quando e cosa dichiarar

Messaggio da evilrunner »

Praytothemonitor ha scritto:
evilrunner ha scritto: Io ho gia letto in giro quello che si deve fare per provvedere a pagare le tasse
Ti sei informato male

Citami anche una singola legge del codice civile italiano.
Non la troverai non esiste.
Ci son fior fiore di sentenze che ammettono la lacuna fiscale.
Ovvio, andrebbero contro i trattati internazionali che loro stessi hanno firmato.
K
Non ho capito... dici che non è scritto da nessuna parte che bisogna pagarle sul capital gain?
Possibile... le mie fonti sono siti internet che cercano di spiegare come essere in regola nei confronti del fisco, tutto qui.
Però se esiste un'aliquota per questo tipo di guadagni, evidentemente l'agenzia delle entrate si è espressa in merito... che poi vinci gli eventuali processi a tuo carico è un altro discorso, ma si può ragionare pensando di andare a causa?
Il vero punto secondo me è capire quando sei davvero a "rischio". Che giro di affari ti espone ad eventuali controlli.
Praytothemonitor
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Re: Dichiarazione dei redditi forex: quando e cosa dichiarare

Messaggio da Praytothemonitor »

Le aliquote ecc ecc sono per darti un idea di quanto versare VOLONTARIAMENTE
Non esiste legge che ti posso obbligare, sei sempre tu, di tua spontanea volontà che semmai lo fai.
espmat77
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Re: Dichiarazione dei redditi forex: quando e cosa dichiarare

Messaggio da espmat77 »

Salve a tutti..qui potrete trovare informazioni circa l'attuale regime in vigore in termini di tassazione

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e- ... fresh_ce=1
per vostra comodità vi riporto la nota relativa la capital gain

L'imposta sostitutiva sui capital gain
Le plusvalenze derivanti dalla vendita di azioni (nel caso di partecipazioni non qualificate) ed obbligazioni sono soggette all'imposta sostitutiva del 26 per cento. Le plusvalenze derivanti dalla vendita dei titoli di Stato e titoli equiparati scontano invece un'imposta sostitutiva del 12,5 per cento. È ammessa la compensazione delle minusvalenze subite con le plusvalenze realizzate nel medesimo anno e nei quattro anni successivi.

vi segnalo anche questo articolo
https://www.money.it/Capital-gain-regim ... ministrato
dove vengono elencate le leggi attualmente vigenti che governano questo regime.

Fermo restando che le tasse andrebbero pagate (ma anche io sono tra quelli che credono che il 26% sia eccessivamente troppo) cosa accadrebbe se l'agenzia delle entrate dovesse, in qulache modo, arrivare a fare un accertamento e scoprire che il bravo trader ha omesso di dichiarare la sua bella vincita?

In pratica: Quali sono le sansioni amministrative previste dalle legge in caso di mancata dichiarazioni del capital gain ?

taht's it ;-)
Praytothemonitor
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Re: Dichiarazione dei redditi forex: quando e cosa dichiarare

Messaggio da Praytothemonitor »

espmat77 ha scritto: 12/06/2017, 10:25 Salve a tutti..qui potrete trovare informazioni circa l'attuale regime in vigore in termini di tassazione

taht's it ;-)
Le informazioni corrette sarebbero riportare la legge dell'obbligo, con relativo articolo paragrafo data ecc ecc
al momento non esiste.

http://www.simone.it/catalogo/v54a_12.pdf :Leggere la premessa
Quesito: IDENTIFICARE gli OBBLIGHI TRIBUTARI
dove stanno? riferimenti di legge? articoli? commi? codici e codicilli? postille in grassetto? note a piè di pagina?
(tutto, TRANNE l'articolo 53 della Costituzione italiana, grazie)

TRIBUTO significa ANCHE PREMIO, OMAGGIO
non solo "TASSA"
ETIMOLOGIA della parola
CONTRIBUZIONE. /kontribu'tsjone/ s. f.
[dal lat. tardo contributio -onis].
1. [ciò che si offre per il raggiungimento di un determinato fine] ≈ [→ ovvero il CONTRIBUTO
COSTITUZIONE ITALIANA
torniamo alla Carta Fondamentale dello Stato
Vi ricordo che al suo interno,
la Costituzione è divisa in TITOLI
relativi ad esempio...ai
RAPPORTI CIVILI (TITOLO I)
RAPPORTI ETICO-SOCIALI (TITOLO II)
RAPPORTI ECONOMICI (TITOLO III)
ma il n. 53 si trova nel TITOLO IV - RAPPORTI POLITICI
(e dovrebbe parlare di TASSE secondo il Legislatore....invece, proprio perchè inquadrato nei RAPPORTI POLITICI del TITOLO IV parla di SOLIDARIETA' CIVILE DELLA POLIS e dei suoi APPARTENENTI)
E di nuovo, recita:
"Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacita` CONTRIBUTIVA (contributo = offerta).
Il sistema TRIBUTARIO (tributo = premio) e` informato a criteri di progressività"
Indi, in base alla lettura comparata anche degli altri articoli dello stesso TITOLO IV, recita....
"Offro un premio" proporzionale in DONAZIONE SPONTANEA (sul mio surplus reddituale), dopo aver lavorato, guadagnato, mantenuto i miei bisogni e quelli della mia famiglia, progettato di ampliarli, prosperato, investito per il futuro e fatto fronte a tutte le esigenze del mio Vivere.......
..........per contribuire alla vita sociale e come membro della "Polis" repubblicana, in modo moralmente e politicamente GIUSTO, contribuire alla spesa pubblica (mantenimento ed incremento dei servizi resi dallo Stato al Popolo, che della Costituzione è il Primo Disponente)
chiedetevi per quale motivo il 53 NON è stato incluso nel TITOLO III - RAPPORTI ECONOMICI
Insomma, qui si parla di retribuzione, lavoro, reddito, investimenti, organizzazione cooperativa, DIRITTI DI PROPRIETA', abitazione, fondo agricolo

e non era questo il CAPITOLO fisiologicamente più atto a trattare la materia "FISCALE"?
invece, sta nella sezione dedicata ai RAPPORTI POLITICI....

com'è?????..............i sindacati hanno PERSONALITA' GIURIDICA
E non rendono pubblici i loro bilanci..
INTOCCABILI
STESSA COSA I PARTITI

Poi se una persona vuole a tutti costi rimanere SOGGETTO GIURIDICO perdendo tutti i diritti inalienabili ratificati a livello internazionale (http://legxv.camera.it/cartellecomuni/l ... 977881.pdf)
è veramente voler esser masochisti :whist:
Praytothemonitor
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Re: Dichiarazione dei redditi forex: quando e cosa dichiarare

Messaggio da Praytothemonitor »

IRPEF
Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche - Modello UNICO
il Dichiarante
ovvero colui che DICHIARA, quindi AMMETTE E CONFESSA, di aver guadagnato TOT, di aver detratto TOT, di avere una CASA, una MACCHINA, una MOTO, una BARCA, un'ATTIVITA' COMMERCIALE, un'azienda con regolare PARTITA IVA, TOT figli a carico, TOT titoli di stato, TOT di TUTTO....
Quello che ha in deposito nel conto corrente, lo stato lo conosce già.....ma non gli interessa ai fini fiscali, se non marginalmente, vediamo perchè.
Il Dichiarante, ovvero il Cittadino, o lo Straniero residente ed operante commercialmente sul territorio italiano è colui che SI IMPEGNA, mediante auto-denuncia, a corrispondere le ALIQUOTE fiscali, previste nell'allegato al MODELLO unico.
Dette clausole, CHIARAMENTE ENUNCIATE in fogli allegati e complementari alla dichiarazione dei redditi, sono CLAUSOLE del CONTRATTO di fatto.
Il modello UNICO è un CONTRATTO.
Tecnicamente, la dichiarazione IRPEF è una formale dichiarazione, semplificata in questi termini:
"Io, MARIO ROSSI, per conto di Mario ROSSI, in quanto CITTADINO (solo il SOGGETTO GIURIDICO lo è) DICHIARO che quest'ultimo ha guadagnato quanto riportato nei riquadri previsti.
Te lo dichiaro, firmando in calce, mi impegno a costringere la Persona FISICA a pagare quanto tu stato mi chiedi e ti dico anche cosa la Persona FISICA possiede, (è un DELATORE di fatto del suo stesso OMONIMO) in qualità di GARANZIA, per quanto attiene a BENI, TITOLI, CESPITI, VALORE mobile ed immobile"
AUTO-DICHIARAZIONE IN VERITA' E SCIENZA
(poi dice che "non è valida"! :-D )
ciò che il Dichiarante/Delatore ATTESTA E SOTTOSCRIVE, lo stato PRESUME sia VERITA' (è UN UOMO DI PAGLIA, ma in questo caso se parla, è credibile e ne HA FACOLTA', perchè allo stato CONVIENE...in tribunale deve tacere, invece)
Le OBBLIGAZIONI FISCALI hanno - infatti - base PRESUNTIVA, per lo stesso LEGISLATORE, che pone e dichiara che la PRESUPPOSIZIONE del reddito sia alla base del SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO.
Il SE-DICENTE soggetto di imposta (diventa soggetto di imposta, proprio perchè DICHIARA, COMPILA E FIRMA la dichiarazione dei redditi, NON prima), SI PRESUME abbia guadagnato 40.000 euro nell'anno fiscale.
Allo stato sta bene che lui lo dichiari e su questa AMMISSIONE, direi CONFESSIONE "obtorto collo", esso basa la sua tassazione, che non è obbligatoria (come abbiamo visto non esiste una legge che sancisca l'obbligatorietà della corresponsione dei tributi).
Fatto sta che a questo punto, lo stato vi sta facendo COMPILARE di fatto, a scadenza, prevedendo MORE aggiuntive se lo fate IN RITARDO una PROMISSORY NOTE, una formale PROMESSA DI PAGAMENTO, come una CAMBIALE per intenderci. Esattamente IDENTICA allo strumento cambiario.
Lo stato ha quindi ora nelle mani un PEGNO REALE DI GARANZIA, una FUNZIONE di AVALLO che gli consentirà di RISCUOTERE tasse ed imposte e aggredire IL PATRIMONIO in caso di evasione fiscale del GARANTE.
Riepilogando:
Chi è che DICHIARA nel modello UNICO e perchè?
INTESTAZIONE:
NOME/COGNOME
MARIO ROSSI
centro di imputazione giuridica / soggetto giuridico
e NON
Mario ROSSI
Persona Fisica
Ma la dicitura è "Reddito delle Persone Fisiche"
come mai?
Perchè MARIO ROSSI, soggetto giuridico è pegno reale di garanzia, titolo che da accesso alle IPOTECHE dei beni, intestate alla Persona FISICA, nel caso in cui la suddetta non pagasse le imposte
ESATTAMENTE come accade alla firma di un contratto di MUTUO o di un FINANZIAMENTO presso una banca.
(art.107 della Legge Fallimentare - Titolo Secondo "Del Fallimento"...siamo FALLITI e in bancarotta dalla NASCITA del resto)
ORA LO STATO HA UN TITOLO ESIGIBILE DA VOI FIRMATO NEL SUO POSSESSO e può farci quello che vuole.
in primis, lo ESIGE dal dichiarante
ma può anche, parallelamente e contestualmente, SCONTARLO sul circuito finanziario internazionale e incassare valuta, come se fosse un MUTUO
Quindi, in poche parole, CARTOLARIZZARLO
Ha nelle mani un'OBBLIGAZIONE a vostra firma
e state certi, che essendo un'ente in Diritto Privato internazionale, nella giurisdizione del DIRITTO COMMERCIALE UNIFICATO (Unidroit), è esattamente quello che fa da SEMPRE.....e farà, fin quando glielo consentirete.
lo STATO, quindi, è UNA BANCA..... DI FATTO
P.s.: ricordatevi che glielo avete consentito voi, credendo di essere "cittadini" di uno stato di "diritto"
Non prendetevela con lui
Siete consenzienti...passivi e consenzienti.
Non date la colpa agli altri...siete voi, la COLPA
Espiatela, studiando e comprendendo cosa vi è sfuggito finora.
Praytothemonitor
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Re: Dichiarazione dei redditi forex: quando e cosa dichiarare

Messaggio da Praytothemonitor »

Il prelievo fiscale è la garanzia su cui si basano i prestiti al settore pubblico che vengono erogati principalmente da investitori istituzionali quali le banche commerciali (gli "Specialisti in titoli di Stato" paragonabili a dei grossisti che vanno ai mercati generali, con la differenza che sono molto grandi e fanno spesso la voce grossa verso chi “vende” (gli Stati, ormai ex-sovrani). Nel caso del mercato dei titoli italiani, i famigerati MERCATI coincidono sostanzialmente con la lista degli Specialisti in titoli di Stato di cui sopra, pubblicata sul sito del MEF. Si tratta di una lista di nomi ben precisa:

Codice: Seleziona tutto

http://www.dt.mef.gov.it//export/sites/sitodt/modules/documenti_it/debito_pubblico/elenco_specialisti/Elenco_degli_Specialisti_in_titoli_di_Stato_-_Dal_1_gennaio_2016.pdf
SE IL PRELIEVO FISCALE È “EFFICIENTE” [sono moralmente costretto a virgolettare!] le banche erogano facilmente prestiti allo Stato, alle P.A. eventualmente abbassando gli interessi su quei prestiti; altrimenti, il settore pubblico può anche andare in fallimento perché nessuno gli fa più credito (lo spread, lo spreadddddd!), visto il rischio di prestare a un insolvente, e né più né meno che a un insolvente privato.
Visto che la quasi totalità della moneta è quella scritturale bancaria (98% contro 2%) creata dalle banche commerciali ED È ILLEGALE, tutta la moneta creata da queste per investimenti in debito pubblico FA DIVENTARE AUTOMATICAMENTE ILLEGALE IL PRELIEVO FISCALE STESSO, poiché una delle sue funzioni è………….. garantire l'illegalità (!) della moneta bancaria scritturale attraverso il garantire l'illegalità di tutti gli investimenti in merce “debito pubblico” effettuati con la stessa moneta. Inoltre, per definizione, il fisco fa parte del settore pubblico, perciò l'obbligo di legge per il settore pubblico di effettuare tutti i pagamenti in moneta bancaria scritturale obbliga anche il fisco a utilizzare tale moneta e quindi a garantirne l'illegalità un'altra volta ancora.

Saluti
k
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Re: Dichiarazione dei redditi forex: quando e cosa dichiarare

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Verifica approfondita di un avvocato:
La LEGGE non c'è
si conferma ancora una volta....

Cito il passaggio saliente della risposta del giurista:
".........(soggetto: la sentenza di Cassazione che cita) negando l'efficacia diretta (sottinteso: "del dettato costituzionale") e quindi attribuendo al legislatore una competenza successiva ad intervenire sul tema, con ampi margini di discrezionalità. Cioè il legislatore AVREBBE DOVUTO PROVVEDERE A NORMARE IL TEMA CONTRIBUTIVO"
cosa MAI AVVENUTA nè al tempo, né in epoca successiva, nè ai nostri giorni
"riserva d legge" : "l’art. 23 Cost. risponde alla domanda: “dove si trovano le norme tributarie?”. Questa disposizione prevede che “nessuna prestazione patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge”: si tratta di una riserva di legge relativa, che esprime il principio secondo cui è in atti aventi forza di legge che devono trovarsi gli elementi essenziali dei tributi. [...]
La riserva di legge di cui all’art. 23 Cost. riguarda le norme tributarie sostanziali, non le procedure amministrative, e nemmeno il processo tributario [...].
Per legge si intende: legge approvata dal Parlamento, decreto legge, decreto legislativo, leggi delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano. Per i regolamenti e direttive e altre fonti comunitarie non si pone un problema di compatibilità con la riserva di legge, atteso che la loro efficacia è salvaguardata dall’art. 11 Cost.
Praytothemonitor
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Re: Dichiarazione dei redditi forex: quando e cosa dichiarare

Messaggio da Praytothemonitor »

Art 53 della Costituzione
"Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività."
Se io produco una TORTA, te ne posso dare una FETTINA, a titolo CONTRIBUTIVO, ovvero, partecipo alla SPESA PUBBLICA per beneficiare dei SERVIZI ...diciamo ....un 10%....
(quali servizi?....vabbè...GLISSIAMO che è meglio!)
lo faccio per un dovere MORALE, per contribuire (atto VOLONTARIO e non COERCITIVO) alla creazione di uno stato che migliori le condizioni di vita dei propri cittadini, che fornisca un grado di istruzione sempre migliore, che assista i disabili, che sostenga gli anziani, che pensi alle Madri che lavorano e le aiuti, che pensi ai servizi sociali e fornisca abitazione, luce, gas, acqua, a quelli che non possono pagarsele, in quanto diritti inalienabili
Parliamo di uno STATO VERO, non di questa FETIDA CARICATURA peraltro GESTITA DA ILLEGITTIMI E ABUSIVI, consiglieri di amministrazione di una RAGIONE PRIVATA e non di uno STATO DI DIRITTO REALE E SOVRANO.
Ma torniamo alla MIA TORTA (economia reale)
Il RESTO DELLA TORTA SERVE A ME, ALLA MIA FAMIGLIA, a comprare una nuova impastatrice, altra farina, a pagare le spese per i miei figli, a rimettere a posto il bagno che perde, a cambiarmi la macchina, a comprare il PC nuovo a mio figlio....
SERVE A ME!
e la Costituzione questo LO SPIEGA BENISSIMO, nell'art.53, lo fissa nell'assioma "in ragione della PROPRIA capacità contributiva"
il fisco NON TI CHIEDE se devi comprare farina, una nuova impastatrice, la macchina nuova, il PC a tuo figlio
NON GLIENE PUO' FREGARE DI MENO...se resti senza denti, sono FATTI TUOI, intanto dammi l'85% del tuo reddito se sei lavoratore autonomo...e poi vai a BRUCARE L'ERBA MEDICA E CREPA...perchè a noi "stato" non interessa il tuo benessere e la tua CAPACITA' CONTRIBUTIVA LA DECIDIAMO NOI, in ragione DEI NOSTRI BISOGNI (il finto debito pubblico) e NON DEI TUOI
Detto questo, abbiamo già dato un calcio sul naso alla COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA (che "sovrana" non è mai stata, neanche al tempo della sua redazione)
Andiamo avanti:
Quindi dovrebbe esistere una NORMA APPLICATIVA nel diritto positivo che REGOLA questa capacità contributiva no?
ANZI, prima ancora, ci dovrebbe essere UNA LEGGE che fissa per i cittadini "l'impegno" "morale" a contribuire alla spesa pubblica.....o no?
Fammi cercare nel nostro ordinamento....
OHIBO'!!
MA NON C'E'!!
Aspetta però, dicono tutti che "pagare le tasse è obbligatorio per tutti" oltre che "bellissimo" per quel gran testa di FISCO di Padoan Schioppa, ora definitivamente "schioppato" (deo gratia!)
Allora fammi vedere SE esiste una LEGGE che OBBLIGHI i cittadini AL PAGAMENTO DELLE TASSE...
OHIBO'!
MA NON C'E'!
Ed è ovvio, scusate...come potrebbe esserci una norma del diritto tributario che obbliga i cittadini, quando la Costituzione parla di "contribuzione"e non di "obbligatorietà"?
La CONSULTA l'avrebbe immediatamente considerata ANTI-COSTITUZIONALE, no?
In quanto contraria al principio della Carta statutaria dello "stato"
I FURBI, per non farsela CASSARE non l'hanno neanche SCRITTA!
la "sottintendono"...."pagare le tasse" è sottinteso...quindi
E ALLORA?
Un CORPUS GIURIDICO mai può "sottintendere" qualcosa?
Darla per SCONTATA, senza NORMARLA...
Fingere che esista, facendo "aumma aumma...non lo fate sapere in giro"?
E no!.. il DIRITTO POSITIVO, se sottende, NON vale
o la legge c'è, o la legge NON C'E', come nel caso di specie: l'ordinamento giuridico italiano...
E ALLORA COME MAI ESISTE IL REATO DI EVASIONE FISCALE, SE NON ESISTE LA LEGGE CHE OBBLIGA AL PAGAMENTO DELLE TASSE?
Se è reato parcheggiare in divieto di sosta, deve esistere PRIMA la norma che VIETA IL PARCHEGGIO, deve esistere PRIMA il CARTELLO STRADALE che avverte che è prevista una SANZIONE e poi.....ci sarà la sanzione o la multa per aver comunque parcheggiato in zona di divieto.
Se è punito il FURTO deve esistere prima il REATO DI FURTO e poi esiste la PENA PREVISTA
Per quanto riguarda il FISCO...mi sa che se sò DIMENTICATI un passaggio mica da nulla :-D :-D
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