Eh eh eh... Questa è una domanda che anche a livello accademico mi è stata posta, quando ho cercato ulteriori lumi su quello che effettivamente stavo facendo.Dainesi ha scritto: come tutto questo può aiutare nel comprendere dove andrà il "mercato"?
Sappiamo bene che le monete sono delle misure. Come per le distanze e i pesi esiste una conversione fra un sistema metrico e l'altro, così è anche per le monete con l'unica differenza che la conversione fluttua all'interno di una tolleranza decisa dalle banche centrali.
Permettimi però di farti notare che la tua domanda è poco precisa. Perché sostanzialmente apre due scenari. Se mi dai un prezzo di EURUSD io saprò dirti a quale quotazione, tutti i rapporti di cambio sosteranno nel livello di EURUSD, quindi tutte le quotazioni di tutte le monete. Ovviamente, con uno scarto di errore! Che sia EURUSD o un altro rapporto monetario, poco cambia.. Conoscendo il livello di prezzo, conoscerò anche la dinamica che le monete manterranno per raggiungere quel target. E da lì dirti se quel livello è "credibile" oppure no.
Ma a questa domanda puoi risponderti da solo. Se trasformi EURUSD in una retta, saprai che su quella retta sostano dei punti con coordinate dollaro, euro e terza moneta; a quella precisa coordinata aggiungi un ulteriore rapporto di cambio (tenuto conto di pitagora) e ottieni un altro valore di dollaro, euro e terza moneta, così per tutto il paniere. Facendo ciò ottieni tutti i livelli di prezzo di tutto il mercato.
Se invece mi chiedi se il mercato raggiungerà o meno un deteminato target e soprattutto come lo raggiunge, in che tempi, le sue modalità, soste comprese ed eventuali inversioni... Beh qui, mi è difficile risponderti.
Perché solo quando avrai la matrice, ossia la sequenza, la successione dei prezzi delle banche centrali, comprendi bene che, saremmo in grado di rispondere ad una simile domanda. E oltre a ciò conoscerai anche il giorno, l'ora e il minuto spaccato di un determinato livello di prezzo per ogni rapporto valutario.
Ma questo come avrai ben intuito è pura utopia. Attualmente io non sono in grado di tirar fuori la sequenza dettagliata dei prezzi. Occorrono strumenti e competenze matematiche non da poco. Magari qualche pazzo è riuscito, magari no...
In passato alcuni ci hanno provato, prendendo in esame prezzi, periodo, deviazione standard e altro, con risultati incerti. La cosa curiosa è che questi studi sono stati lasciati a metà... Forse hanno abbandonato o forse hanno trovato qualcosa che non volevano condividere. Chi lo sa? Sta di fatto che la fluttuazione delle monete è un enigma composto da numeri e dove ci sono i numeri, c'è matematica.
Ritornando sull'argomento, c'è da fare una piccola precisazione. Quando si parla di probabilità e previsione si apre il capitolo statistica. Ma anche qui esistono dei limiti, o meglio, credo che determinate informazioni siano appannaggio di pochi. Ad ogni modo per seguirmi nel discorso mi sto riferendo al moto browniano applicato al mercato (annessi e connessi).
Il forex è un processo stocastico (da non confondere con l'indicatore) e viene costantemente monitorato. Attraverso questo mio approccio tu vedi le relazioni dei prezzi e di riflesso i limiti dell'area di manovra delle stesse. Hai pieno controllo della fluttuazione globale del mercato... In buona sostanza ti accorgi subito di un movimento "anomalo" che si ripercuote su altri tassi di cambio.
Attraverso il piano cartesiano hai una mappa, una misura e delle relazioni. Un determinato rapporto di cambio "impone" un limite alle altre, conoscendo questo, si decide come posizionarsi.
Io credo che il mercato da quando è stato concepito ha fatto un evoluzione impressionante a differenza dei metodi di studio e della strumentazione che utilizziamo per analizzarlo. Voglio dire, che per quello che son riuscito a vedere e capire, siamo parecchio indietro. Non siamo stati al passo. Mi auguro che questo gap, nei prossimi anni sia recuperato.
Ciao!
Daniel